lunedì 20 aprile 2015
la posa delle reti
la posa delle reti è una questione delicata da cui dipenderà l’esito della pesca e la buona riuscita della giornata. i clienti aspettano, alcuni hanno già prenotato i pesci confidando nelle mani esperte e nell’intuito del pescatore che, dal fatto suo, non può mollare la concentrazione nonostante i ritmi frenetici dell’estate turistica e le ore di sonno mancate che di giorno in giorno si accumulano.
non si può sbagliare, non si può correre il rischio di uscire a vuoto e perdere la fiducia dei ristoranti e delle persone soprattutto in questo periodo dove la crisi morde tutto.
pertanto grazie per l’opportunità e buona fortuna perchè, si sa, buona pesca porta male.
sonja
se generalmente faccio poca fotografia di ritratto, posso tranquillamente affermare che foto “in studio” non ne faccio davvero mai.. l’ho sempre considerato come un eccessivo artificio, un’esasperazione della già esasperata fotografia moderna ma forse non l’ho mai considerato nell’ottica giusta ossia che comunque si tratta di un’opportunità nuova, un qualcosa in più per sperimentare le idee che di tanto in tanto mi vengono in mente e devo ammettere che fin’ora sono stato uno stupido fosse anche solo perchè mi sono divertito un mondo!
infine un grazie speciale a sonja che mi ha pazientemente sopportato per tutta la serata.. se le foto sono venute bene, il merito è esclusivamente suo.
fuerteventura
“All’orizzone di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per ripararsi durante un tifone o per riposare e amare.
Quell’orizzone aperto sarebbe stato sempre lì, un invito ad andare.”
così recitano le belle parole di hugo pratt per descrivere la vita incredibile e vertiginosa di corto maltese, suo personaggio per eccellenza.
sono sempre rimasto affascinato da queste parole ma allo stesso tempo le consideravo fatte di vapore, come un bel sogno che come tale dovesse restare e che, come tale, fosse privo di consistenza materiale.
in realtà qualcosa che si avvicina di molto a quest’evocazione si trova tra le spiagge ora bianchissime ora nere di fuerteventura, nei suoi paesaggi a perdita d’occhio e nei mulini a vento.
il forte vento (come recita il nome) è una costante che batte ad ogni ora del giorno e della notte ma questo non fa altro che aumentare quell’aria malinconica che quest’isola di porta dietro lasciandoti appresso l’amarezza di tornare a casa.
sicilia
sicilia.. il suo nome andrebbe pronunciato piano, scandendo e gustando ogni lettera con lentezza perchè ogni singola parte nasconde un mondo, un tesoro incredibile che non sembra vero possa esistere! tanto che quando ti trovi di fronte a tante meraviglie, sia per gli occhi che per il palato, ti pare assurdo che sembrino vere, che sul serio le cose che hai davanti a te sono reali e non immaginarie. sicilia.. e pensi al profumo dei fiori, della terra e delle arancine, al sapore del mare salato e dei cannoli, al calore del sole di fine settembre che ti scalda il cuore e alla luce abbagliante che sembra essere un punto fermo in cui tutto intorno ruota.. e quando alzi gli occhi ti sembra di vivere per davvero quando ti trovi la valle dei templi immersa nei fiori o le saline di trapani che sembrano non finire mai così come quando, la sosta imprevista per un inaspettato cartello con scritto “sosta panoramica” si trasforma in un riscoperto senso dell’espressione ” a perdita d’occhio”..
echi del passato
questa serie di scatti riguarda il mondo della mia precedente vita sul lago di como.. rappresentano infatti gli stadi di sviluppo di diverse specie di pesci che ho avuto l'onore di far riprodurre presso il centro ittiogenico marco de marchi di fiumelatte (Lc); ho solo ricordi bellissimi legati ai luoghi, alle persone con cui ho avuto a che fare ed al tipo di lavoro svolto.. un'esperienza indimenticabile! queste foto inoltre sono state oggetto di diverse mostre fotografiche.
au claire de lune
abusando forse un po’ dell’opera di debussy, queste foto sono però il frutto di un’uscita in notturna sui monti della val d’ossola dove insieme al freddo ostinato ho trovato una splendida luna piena.. e spero di aver portato a casa qualche piacevole scatto..
ascolta, si fa sera
“ascolta, si fa sera” è il titolo di una trasmissione radiofonica ma è
anche un invito a fermarsi e contemplare senza pensare a nulla se non a
quello che ci circonda. la natura è fantastica per questo.
tempesta sul lago di como
di norma si è soliti considerare ciascun concetto come un comparto
stagno: ci sono la notte ed il giorno così come c’è il lago ed il vento e
sono concepiti come unici ed indivisibili.
spesso però succede che le cose più belle nascano nelle intersezioni prodotte dall’unione di questi concetti: non è forse l’incontro tra notte e dì a produrre l’alba o il tramonto che noi tanto ammiriamo?
anche il magnifico lago non è indifferente alla tentazione di mischiarsi e ci sono giorni in cui, insieme al vento, si lascia andare alla voglia di una danza sfrenata..
spesso però succede che le cose più belle nascano nelle intersezioni prodotte dall’unione di questi concetti: non è forse l’incontro tra notte e dì a produrre l’alba o il tramonto che noi tanto ammiriamo?
anche il magnifico lago non è indifferente alla tentazione di mischiarsi e ci sono giorni in cui, insieme al vento, si lascia andare alla voglia di una danza sfrenata..
tramonto urbano
sarà per via del freddo pungente di quest’inverno che provo a consolarmi
andando alla ricerca delle luci del tramonto, dell’ultimo sole che
prima di ritirarsi pure lui sotto le coperte regala dei colori così
caldi, quasi a lamentarsi della stagione che non lo vede protagonista..
questa foto è un ritaglio preso lungo la ciclabile che costeggia il
naviglio della martesana, tra vimodrone e cernuso, appena fuori milano..
val buscagna - parco nazionale alpe devero
nonostante fossimo partiti con mezz’ora di ritardo sul ritardo che già avevamo messo in programma, nonostante ci fossimo persi per ben tre volte sbagliando sentiero, nonostante il freddo cane all’interno del bivacco (4 °C), nonostante un vento fortissimo che si è messe di notte ad ululare facendo tremare le pareti e impedendomi di dormire devo dire che il combi e lanza è un posto del paradiso con la sottostante val buscagna a fare da cornice ad un vero e proprio giardino dell’eden.. boschi di larici e rododendri si trovano ai margini di un’immensa distesa dove il torrente buscagna scorre lentamente manco fosse un fiume di pianura in una valle calma e riposante; arrivare al bivacco è difficile ma non impossibile solo il passaggio all’interno di un canalone di valanga risulta un po’ problematico ma a parte questo è assolutamente fattibile e consigliatissimo.
a hard rain's a gonna fall
bellissima canzone di bob dylan, la cui interpretazione è un po’ controversa: i grandi critici che fanno la pulce ad ogni parola sostengono che sia stata scritta a causa della crisi di cuba e della baia dei porci lui invece afferma che sia una conseguenza delle bugie che vengono dette e che inquinano i rapporti umani.. io invece ho deciso di prenderla nella versione più letterale ad accompagnamento di un agosto davvero poco degno del suo nome!
vita di pescatore
non esistono solo i pescatori di mare anzi.. la realtà dei professionisti del lago di como è altrettanto ricca e affascinante, diversa senza dubbio, ma non per questo priva di fatiche e di solitudine
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