il vostro affezionatissimo durante una corroborante pausa del viaggio
la vista dal santuario in cima al passo peniceil santuario/2
il paesaggio dal passo penice
l'assolatissimo centro storico di bobbio
la sede del bobbio film festival
il ponte romano che attraversa il torrente presso bobbio
la sede della nostra pausa pranzo
le bellissime gole del fiume trebbiala nostra meta a borgotaro
il tempo libero non mi manca.. pregi e difetti di chi è in cerca di lavoro. fortunatamente agosto è un mese che ti invoglia a raccogliere tutti gli inviti che ti vengono proposti ed era letterlamente impossibile rifiutare quello di stefano, amico nella vita e nella comune passione delle moto, ad effettuare una due giorni su e giù per l'appennino parmense.
e così ci siamo trovati da me alle 8, direzione borgotaro ma con il fioretto di non prendere nessuna autostrada e percorrere, invece, tutte strade secondarie per sentire da vicino il cuore del belpaese.
il primo giorno è quello più "impegnativo", la strada che abbiamo deciso di percorrere è questa: casa-pavia-voghera-varzi-passo penice-bobbio-santo stefano d'aveto-borgotaro.
dopo aver fatto il pieno alla moto, la mia fida "cucaracha" (beta alp 4), prendiamo la strada che dopo poco ci fa arrivare a pavia; è bastato uscire da milano e subito ci siamo ritrovati in mezzo ai campi.. è incredibile come sia sufficiente un po' di verde per fare diminuire, e di molto, la calura.
pavia è al solito molto invitante, ma non abbiamo molto tempo per cui un caffè e siamo di nuovo in sella, passiamo voghera, poi varzi e vediamo le prime curve, quelle del passo penice! arrivati in cima ci fermiamo a rendere omaggio al santuario dedicato alla madonna che si trova in cima al passo e prendiamo un caffè per poter ammirare con calma il paesaggio che si gode dall'alto. il clima è piacevolmente fresco quassù ma decidiamo di rimandare la pausa pranzo a bobbio che si trova sul fondovalle perchè la cittadina merita una visita approfondita.
effettivamente bobbio è molto bella ma nessuno dei due riesce ad apprezzarla fino in fondo perchè non appena iniziamo la discesa dal passo siamo avvolti da una folata di vento di sicura origine sahariana vista la temperatura da fornace.
prendiamo al volo un paio di focacce e ci dirigiamo con passo sicuro e risoluto verso quello che ci attrae di più in questo momento: l'acqua del fiume trebbia.
forse non rendo bene l'idea ma dovete pensare che il caldo asfissiante è amplificato da tutte le bardature che un motociclista deve indossare per potersi sentire sicuro alla guida.
non appena arriviamo al fiume ci togliamo tutto, mangiamo e ci tuffiamo nell'acqua fresca.. poco mi importa onestamente di avere solo le mutande per potermi buttare, lo avrei fatto nudo volentieri!
verso le quattro riprendiamo la strada e passiamo dall'alto sopra le bellissime gole del trebbia.. in tempo perchè il cielo si oscuri, si raffreddi ed inizi pure a piovere! non che mi faccia schifo anzi, ma quando raggiungiamo il passo, a santo stefano d'aveto, sono costretto a mettermi il pile per il freddo!
da li in un attimo abbiamo raggiunto la nostra meta finale, la casa della famiglia di stefano a borgotaro.. davvero bellissima! in cima ad una collina che domina il paesaggio circostante, è un vecchio casale ristrutturato ad hoc.. la cena è stata ottima e abbondante ed il riposo meritato.
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