la proposta è arrivata ed io ho accettato.
non era un bivio, non avevo due strade di fronte a me ma una sola.
si parte il 22.
(olè)
sabato 31 ottobre 2015
le olive e la teoria di darwin
il meraviglioso panorama del lago di bracciano
un lavoro millenario, una soddisfazione unica
il resoconto di tre giorni di raccolta
le olive al frantoio sul nastro trasportatore
vista del frantoio al lavoro, ne è passato di tempo dalle macine in pietra
al terzo giorno di lavoro, mentre me ne stavo arrampicato come uno scimpanzè sull'albero a tirar giù le olive del mio amico, ho cominciato a pensare alla relatività della teoria evoluzionistica darwiniana.. decine e decine di migliaia di anni per scendere dagli alberi per imparare a camminare sulle sole zampe posteriori e poi ti ritrovi a pensare a quanto sarebbe stato utile avere una coda e dei piedi prensili..
dietrologie scientifiche a parte era da tempo che non mi sentivo così contento, mi è piaciuto davvero molto starmene li in mezzo alla campagna, con un panorama mozzafiato ed un clima da maniche corte a fare un lavoro antico in un luogo antico dove lo stesso mestiere si ripete oramai da non so quanti anni.. tanti da perderne il conto.
e poi dopo tutto la fatica fatta, portare le olive al frantoio e vedere uscire l'olio.. quasi quasi ti scende una lacrimuccia!
un lavoro millenario, una soddisfazione unica
il resoconto di tre giorni di raccolta
le olive al frantoio sul nastro trasportatore
al terzo giorno di lavoro, mentre me ne stavo arrampicato come uno scimpanzè sull'albero a tirar giù le olive del mio amico, ho cominciato a pensare alla relatività della teoria evoluzionistica darwiniana.. decine e decine di migliaia di anni per scendere dagli alberi per imparare a camminare sulle sole zampe posteriori e poi ti ritrovi a pensare a quanto sarebbe stato utile avere una coda e dei piedi prensili..
dietrologie scientifiche a parte era da tempo che non mi sentivo così contento, mi è piaciuto davvero molto starmene li in mezzo alla campagna, con un panorama mozzafiato ed un clima da maniche corte a fare un lavoro antico in un luogo antico dove lo stesso mestiere si ripete oramai da non so quanti anni.. tanti da perderne il conto.
e poi dopo tutto la fatica fatta, portare le olive al frantoio e vedere uscire l'olio.. quasi quasi ti scende una lacrimuccia!
venerdì 30 ottobre 2015
triassic park
il fossile di serpianosauro parzialmente preparato, così come mi è stato consegnato
particolare del cranio in fase di preparazione, visto attraverso l'oculare dello stereomicroscopio
gli strumenti del mestiere
il fossile di serpianosauro a preparazione ultimata; si notino tutti i particolari liberati dal sedimento
dettaglio della preparazione ultimata
sono un ragazzo fortunato perchè mi hanno aperto un mondo, nascosto, sepolto, da qualche milione di anni in attesa che qualcuno lo riporti a nuova luce. da un bel po' di anni oramai, quando ho tempo libero, vado al museo di storia naturale della mia città e come volontario svolgo l'attività di preparatore paleontologico, ossia colui che con una pazienza da monaco eremita e attraverso l'aiuto di piccolissimi spilli, libera dal sedimento i reperti fossili.
in questo caso si tratta di un meraviglioso Serpianosaurus mirigiolensis, un rettile semiacquatico vissuto circa 240 milioni di anni fa e rinvenuto presso il monte san giorgio, vicino varese, tra l'italia e la svizzera.
il lavoro di preparazione può essere molto lungo e richiedere una pazienza incrollabile perchè le ossa sono fragili, i dettagli piccolissimi e le punte che si utilizzano microscopiche. Normalmente si procede alla velocità di circa 1 cm quadro al giorno ma dipende dai casi. inoltre durante la fase di preparazione non va dimenticato che il fossile oltre che essere studiato potrebbe anche venire esposto al pubblico per cui oltre alla precisione bisogna possedere un certo senso estetico che renda il pezzo gradevole anche alla vista dei non addetti ai lavori.
però quando il lavoro è ultimato la soddisfazione è grandissima e si prova molto affetto per la "propria" creatura.
particolare del cranio in fase di preparazione, visto attraverso l'oculare dello stereomicroscopio
gli strumenti del mestiere
il fossile di serpianosauro a preparazione ultimata; si notino tutti i particolari liberati dal sedimento
dettaglio della preparazione ultimata
sono un ragazzo fortunato perchè mi hanno aperto un mondo, nascosto, sepolto, da qualche milione di anni in attesa che qualcuno lo riporti a nuova luce. da un bel po' di anni oramai, quando ho tempo libero, vado al museo di storia naturale della mia città e come volontario svolgo l'attività di preparatore paleontologico, ossia colui che con una pazienza da monaco eremita e attraverso l'aiuto di piccolissimi spilli, libera dal sedimento i reperti fossili.
in questo caso si tratta di un meraviglioso Serpianosaurus mirigiolensis, un rettile semiacquatico vissuto circa 240 milioni di anni fa e rinvenuto presso il monte san giorgio, vicino varese, tra l'italia e la svizzera.
il lavoro di preparazione può essere molto lungo e richiedere una pazienza incrollabile perchè le ossa sono fragili, i dettagli piccolissimi e le punte che si utilizzano microscopiche. Normalmente si procede alla velocità di circa 1 cm quadro al giorno ma dipende dai casi. inoltre durante la fase di preparazione non va dimenticato che il fossile oltre che essere studiato potrebbe anche venire esposto al pubblico per cui oltre alla precisione bisogna possedere un certo senso estetico che renda il pezzo gradevole anche alla vista dei non addetti ai lavori.
però quando il lavoro è ultimato la soddisfazione è grandissima e si prova molto affetto per la "propria" creatura.
mercoledì 14 ottobre 2015
estratto da "cecità" di jose saramago
"La
paura acceca, disse la ragazza dagli occhiali scuri, parole giuste,
eravamo già ciechi nel momento in cui lo siamo diventati, la paura ci ha
accecato, la paura ci manterrà ciechi."
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