il fossile di serpianosauro parzialmente preparato, così come mi è stato consegnato
particolare del cranio in fase di preparazione, visto attraverso l'oculare dello stereomicroscopio
gli strumenti del mestiere
il fossile di serpianosauro a preparazione ultimata; si notino tutti i particolari liberati dal sedimento
dettaglio della preparazione ultimata
sono un ragazzo fortunato perchè mi hanno aperto un mondo, nascosto, sepolto, da qualche milione di anni in attesa che qualcuno lo riporti a nuova luce. da un bel po' di anni oramai, quando ho tempo libero, vado al museo di storia naturale della mia città e come volontario svolgo l'attività di preparatore paleontologico, ossia colui che con una pazienza da monaco eremita e attraverso l'aiuto di piccolissimi spilli, libera dal sedimento i reperti fossili.
in questo caso si tratta di un meraviglioso Serpianosaurus mirigiolensis, un rettile semiacquatico vissuto circa 240 milioni di anni fa e rinvenuto presso il monte san giorgio, vicino varese, tra l'italia e la svizzera.
il lavoro di preparazione può essere molto lungo e richiedere una pazienza incrollabile perchè le ossa sono fragili, i dettagli piccolissimi e le punte che si utilizzano microscopiche. Normalmente si procede alla velocità di circa 1 cm quadro al giorno ma dipende dai casi. inoltre durante la fase di preparazione non va dimenticato che il fossile oltre che essere studiato potrebbe anche venire esposto al pubblico per cui oltre alla precisione bisogna possedere un certo senso estetico che renda il pezzo gradevole anche alla vista dei non addetti ai lavori.
però quando il lavoro è ultimato la soddisfazione è grandissima e si prova molto affetto per la "propria" creatura.
Nessun commento:
Posta un commento