venerdì 31 luglio 2015

11° giorno, Stein am Rhein - Zurigo: 90 km

 campi di girasole nel cantone di Sciaffusa
 campi di girasole/2
 lo splendido colore del fiume Reno visto dalla ciclabile
 paesini lungo la rotta
 fiume Reno
 Cascate del Reno
 Cascate/2
 l'enorme massa d'acqua
 i battelli che ti portano fin sotto le cascate
 una grande soddisfazione
le immancabili mucche elvetiche
 i baretti all'aperto vicino al quartiere di Niederdorf
 il centro storico di zurigo, diviso a metà dal fiume limmat
centro storico/2


E’ stata una nottata tremenda quella appena trascorsa, ha piovuto tutto il tempo ed ha fatto un freddo incredibile! Appena alzato mi sono fiondato in doccia per farmi riscaldare dall’acqua bollente e, riordinate le mie cose sulla bici, punto le ruote in direzione delle cascate del Reno.
Quella di oggi sarà l’ultima tappa di questo viaggio, molto più affascinante di quanto mai mi sarei immaginato e anche molto più freddo e ventoso.
Pure oggi si conferma il trend e sono costretto a pedalare per i primi km con addosso il pile!
Però che soddisfazione quando il contachilometri della mia bici segna 500 km! Cioè 500 km distante da casa! È incredibile, non mi sembra vero di aver percorso tutta questa strada!
Dopo pochi km giungo alle cascate del Reno, carine e con una massa d’acqua gigante ma mi aspettavo fossero più alte; assomigliano in sostanza a delle mini cascate del Niagara e pagando 5 CHF si ha la possibilità di scendere a fare qualche foto ravvicinata.
Da qui devo proseguire verso Zurigo e devo abbandonare così per la prima volta la pista ciclabile, utilizzando esclusivamente la carta stradale per potermi orientare.
Una nota sulle piste ciclabili: è incredibile quante ce ne siano, come siano ben tenute e facili da seguire; qui tantissimi le usano ed è impossibile non essere travolti dallo spirito di questo tipo di vacanza!
Giungo a Zurigo nel primo pomeriggio ed incontro notevoli difficoltà a trovare un alloggio.. il campeggio locale era chiuso (ma dico, possibile in pieno luglio che un campeggio sia chiuso?) e l’alternativa, rappresentata da un’ostello in centro non si rivela valida perché non c’è alcun modo di potervi tenere la bicicletta..
Mi rivolgo così all’ufficio turisto che con grande soddisfazione devo dire che non era per nulla segnalato e chiedo per la sistemazione più economica della città.. mi trovano un posto per 68 CHF a notte ma devo rifiutarlo perché accettano SOLO pagamenti con carta di credito, né bancomat né tantomeno contanti.. ammazza!
Chiedo quindi per la seconda sistemazione più economica della città, che si rivela essere una vera batosta.. 102 CHF per una sola notte.. se questa è la seconda più economica stiamo messi bene! Però alla reception una ragazza tanto cortese quanto piena di tatuaggi mi chiama “sir” tutto il tempo.. vabbè magra consolazione!
Anche il biglietto del treno per tornare a Milano si rivela un’altra batosta.. 120 CHF! In pratica solo oggi mi sono giocato tutto quello che ero riuscito a risparmiare in 560 km di viaggio totali.. povero me.
Zurigo si rivela essere una città dal doppio volto: da un lato è un’altera città di banchieri, dove tutto è curato e preciso, dall’altro è piena di vita, di arte, di mostre, di bar all’aperto e pure i poliziotti pattugliano con i roller!

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